Passione Tormaline: alla scoperta delle pietre semipreziose

Passione Tormaline: alla scoperta delle pietre semipreziose

Non facciamo finta di nulla: sin da quando siamo bambine, pietre, pietrine, ciondoli e scintillii vari ci hanno sempre dato un motivo per sognare. Nella nostra fervida immaginazione, qualche volta eravamo principesse, altre volte delle perfette donne in carriera. 

La verità è che dietro qualsiasi tipo di pietra, preziosa o semipreziosa, sembra si celi un non so che di magico. Sarà che in certi ambiti vengono usate proprio per la loro valenza trascendentale ma, spiritualità a parte, il potere che intendiamo noi oggi è diverso.

È un potere puramente estetico quello di cui parleremo oggi, una forza intrinseca ad ogni pietra in grado di donare quel quid in più a un intero outfit.

Ma l’universo delle pietre semipreziose è davvero vasto e le domande a riguardo sono altrettanto numerose. In questo articolo vedremo insieme cosa vuol dire pietra semipreziosa, se esiste un metodo per riconoscerle, cercheremo di classificarle e di scoprire i vari simboli che si celano dietro ogni pietra.

 

Cosa vuol dire pietra semipreziosa?

Per quanto la parola “semipreziosa” la descriva inconsciamente come una pietra di rango inferiore, questo tipo di gemma, chiamata anche pietra semipreziosa dura, sono dei minerali, delle rocce o dei cristalli che vengono tagliati, lucidati e poi incastonati su un gioiello.

A livello etimologico, la storia che c’è dietro questo termine è davvero particolare. Pare che ad essere scoperte prima siano state lo smeraldo, il rubino e lo zaffiro e che, per una pura questione cronologica, si siano aggiudicate di diritto il termine di “pierres précieuses".

All’epoca, quando vennero scoperte in seguito anche le altre pietre, furono costretti a coniare un altro nome, cioè “pietre semipreziose”, cosa che oggi viene considerata a dir poco ingannevole visto che non ne definisce un reale valore. Parametri come la qualità, la rarità e la provenienza, per esempio, sono fattori che determinano il valore o meno di una pietra.

Come riconoscere le pietre semipreziose?

A livello teorico, pare sia abbastanza facile distinguere le pietre preziose dalle pietre dure semipreziose. Alla prima categoria appartengono i diamanti, lo smeraldo, lo zaffiro e il rubino mentre alla seconda appartengono tutte le altre pietre naturali dure. Ma come si fa a riconoscere nello specifico le pietre semipreziose rispetto a tutte le altre pietre?

Sebbene l’ultima parola spetti sempre a un esperto gemmologo, ecco una rapida guida per distinguere una pietra dura naturale:

  • se le tocchi le pietre sono più fredde e pesanti;
  • hanno delle venature naturali caratteristiche impossibili da essere riprodotte artificialmente;
  • il tempo non le degrada;
  • nella loro struttura, apparentemente lucida e brillante, sono sempre presenti quarzo e calcite.

 

Quali sono e come vengono classificate le pietre semipreziose? 

Per quanto fuorvianti, tutt’oggi dobbiamo attenerci alle due classificazioni esistenti e convenzionali.

  • Le pietre preziose: diamanti, rubini, smeraldi e zaffiri;
  • Le pietre semipreziose: agata, ametista, acquamarina, diaspro, granato, lapis lazuli, pietra di luna, opale, malachite, peridoto, quarzo citrino, spinello, topazio, tormalina, turchese e zircone.

 

Dove si trovano le gemme in natura?

Trattandosi perlopiù del prodotto di sedimenti organici e minerali, le gemme in generale e le pietre dure semipreziose nel particolare, possono essere trovate nelle miniere, nelle rocce o presso fonti d’acqua. Si tratta di un processo naturale (che può durare anche milioni di anni)  nel quale terremoti, eruzioni vulcaniche e depositi alluvionali si incontrano con i minerali presenti nel mantello terrestre fino a formare le gemme preziose e semipreziose.

Sono proprio queste forze geologiche, unite alla pressione, al calore, alla posizione e alla presenza di altri minerali e impurità a definirne la durezza, la chiarezza, la struttura cristallina e il colore. È l’insieme di tutti questi fattori che contribuisce alla rarità della pietra.

 

Cosa simboleggiano le pietre semipreziose?

Ma cosa si cela dietro tutte queste pietre? Scopriamo insieme che storia e che significato hanno.

  • Agata: questa pietra semipreziosa oggi è legata alla fedeltà nel matrimonio e all’amore. Nell’antichità, gli agricoltori romani le usavano come talismani per raccolti abbondanti, mentre i persiani li usavano per deviare le tempeste.
  • Granato: una pietra semipreziosa dalla forte valenza religiosa, sia per i cristiani che per i musulmani. Inoltre, viene usata come segno di sicurezza per coloro che partono e per affievolire la distanza emotiva. Da Platone e Noè, la pietra veniva usata per illuminare e lavorare.
  • Tormalina: numerose sono anche le proprietà simboliche della tormalina. Secondo gli egiziani, i colori della tormalina si sono definiti solamente quando questa ha lasciato il centro della terra e ha attraversato un arcobaleno. Sciamani africani e australiani, le attribuivano il potere di individuare i problemi e consigliare direzioni.
  • Pietra di luna: alcune credenze sostenevano che avere una pietra di luna in bocca aiutasse a intravedere il futuro.
  • I lapislazzuli: associato alla regalità e alla divinità, gli egiziani pensavano che provenisse direttamente dal cielo e che fornisse protezione.
  • Topazio: all’inizio il topazio era considerato come una pietra dura semipreziosa in grado di proteggere da malattie e morte prematura, capace di rafforzare l’intelletto, ridurre la rabbia e la tristezza.
  • Opale: secondo una leggenda araba, gli opali caddero come lampi dal cielo. Secondo la mitologia greca, Gyges trovò un anello di opale che lo rese invisibile. Al di là di questi miti, l’opale è associato alla speranza, alla purezza e alla verità.

 

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